Stamattina ho compreso pienamente cosa volesse dire quel passo del Tao Te Ching di Lao Tse, che dice il “Il saggio insegna senza bisogno di parole”, infatti, se non con i termini della tassonomia botanica in latino, per il resto, il dialogo con Gilles Clement è avvenuto con la mediazione di quanto ci stava intorno nel paesaggio.
Tra i pulvini emisferici in piena fioritura di Euphorbia spinosa, abbiamo soggiornato in un vero salotto vegetale, tra il ronzio lieve degli impollinatori e il profumo dolce delle fioriture precoci; “tra miriadi di cose e creature” e senza mai un pensiero da paesaggisti prometeici, senza mai pensare di farne qualcosa di quei luoghi, che senza troppe parole, sentivamo perfetti così com’erano.