Mi inoltro, camminando, nella prateria di lino delle fate annuale*; è come guadare uno specchio d’acqua increspato dove ogni singolo culmo segue con docilità le raffiche del vento. Onde vegetali mi si susseguono dinanzi tanto marine da farmi avvertire una leggera nausea per la perdita di un riferimento stabile intorno. È tutto uno sciabordio di spighe; mentre avanzo penso che la differenza più consistente con l’acqua vera sta nell’iridescenza soffusa di verdi e di gialli generata da una luce misteriosa che pare nascere dal terreno.
Mi sono spinto fin qui per vedere di ritrovare la stazione di villucchio striato** che ho rinvenuto per la prima volta l’anno passato. Si tratta di una specie di lista rossa regionale, abbastanza rara e localizzata.
Giunto sul sito, le erbe si abbassano a causa della povertà del suolo, aspetto tipico di queste vegetazioni che amano più l’osso della polpa. Mi trovo davanti un pratello fitto di pianticelle a foglia grigia dove occhieggiano le corolle bianche a coppetta dei villucchi. Tra questi si levano come soffici fontanelle radi ciuffi di lino delle fate piumoso meridionale***. Sono giardini di natura, spazi delicati quelli dove sono state confinate queste specie nobili che amano starsene un po’ defilate e che rigettano la competizione delle aree degradate. Si tratta di habitat, perlopiù di valore per la conservazione della natura e per i quali si istituiscono le aree protette, ma che qui nessuno sa neppure che esistono. Quale sarà dunque la loro sorte?
Tornando a casa penso che la moderna invenzione di parchi e riserve, benché abbia contribuito alla salvaguardia provvisoria di scampoli di territorio, ha parallelamente fatto perdere la coscienza dell’ambiente come un tutt’unico che come tale andrebbe “usato e non usurato”. Ecco quindi nato il dualismo paesaggistico, dove si afferma sempre di più l’idea, nefasta e diseducativa, di un paesaggio binario di natura e non natura.
*Stipa capensis Thunb.
**Convolvolus lineatus L.
***Stipa austroitalica Martinovský ssp. austroitalica, specie prioritaria dell’Allegato II della Direttiva «Habitat»