Questa mattina la primavera pare voler confermarsi definitivamente, non tanto agli occhi ma alla memoria olfattiva che richiama all’infanzia. Oggi, a quanto pare, si lavora in profondità, soltanto che non ho mai riflettuto abbastanza sulla provenienza e composizione di questo bouquet.
Ho scoperto un timbro a cui credo contribuisca molto la Linaria reflessa (Linaria reflexa), con quei fiorellini a foggia di minuscolo parrocchetto così audacemente olezzanti.
A un certo punto della camminata mi si schiude davanti un tappeto damascato a colori del verde e del rosso, ma senza fiori. Appressate in un fitto tessuto, tra i muschi, crescono le rosette fogliari di becco di gru a rosetta (Erodium acaule).